lunedì 2 febbraio 2009

Comitato per la salvaguardia della salute pubblica a Nonantola

Comitato per la salvaguardia della salute pubblica a Nonantola


Comunicato stampa N. 23 del 12 Gennaio 2009

Diossine, flussi diurni di polveri grigiastre vaganti nell’aria che provocano bruciori ai polmoni, striscie bianche notturne che sovrastano l’abitato e ancora flussi di sostanze dense anche chimiche, che raggiungono l’abitato nelle prime ore del mattino, sforamenti dei limiti di legge delle PM10 diramati da ARPA. Abbiamo chiuso male il 2008 ed iniziato ancor peggio questo che si preannuncia un disastroso 2009 : la vita a Nonantola sta diventando sempre più insostenibile.

Si dirama il seguente comunicato stampa, con preghiera di massima diffusione.
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Martedì 12 Gennaio è trascorso a Nonantola all’insegna di ormai consolidate e annose abitudini. Chi alle 14,30 circa transitava in Via di Mezzo, prima di giungere alla frazione “Casette” era investito da una esalazione tossica che saturava l’abitacolo provocando intontimento e fastidi alle vie respiratorie. Alle 17 circa una densa coltre grigiastra sovrastava Nonantola e la sua periferia. Transitando nei pressi di piazza Guido Rossa, in via 2 Gigno e sulla via Mavora per poi addentrandosi nel quartiere ovest di Nonantola, si accusavano bruciori ai polmoni e la respirazione si faceva affannosa, quasi come se si fosse ingerito qualcosa di incandescente. Lunedì 11 Gennaio, transitando da Gazzate alle ore 21 circa, ci si immergeva in una densa nube tossica, acre, che finiva per permeare l’abitacolo dell’auto creando fastidi. Ma il “buon anno” ufficiale lo abbiamo ricevuto mercoledì 7 gennaio, in occasione della intensa nevicata che ha interessato l’intera Provincia. Anziché ripulire un po’ l’aria abbattendo gli inquinanti, maltempo e neve hanno invece portato all’ennesimo sforamento dei limiti di legge delle micidiali polveri sottili presenti nell’aria. I dati pubblicati da ARPA parlano chiaro. In sette giorni piovosi/nevosi 4 sforamenti dei limiti di legge delle PM10. Nella media delle 24 ore a Nonantola come in via Giardini a Modena ( i valori si equivalgono, come da raffronti di dati ufficiali ARPA ) lo sforamento è stato quantificato in 81 µg/m3, quando il limite previsto a norma di legge è fissato a 50 µg/m3. Siamo alla follia se si pensa che i dati si riferiscono alla media delle 24 ore: e durante i picchi? Quante sostanze tossiche sono finite nei polmoni dei nonantolani e dei modenesi il 7 gennaio 2009? Sciolta la neve, sul tettuccio delle auto è rimasta una densa coltre nera, a tratti puntiforme e un po’ oleosa.
Del resto giovedì 8, venerdì 9, lunedì 10 gennaio, tra le 6 e le 6,45, Nonantola si è risvegliata sotto una densa coltre grigiastra, acre, che ha provocato problemi alle vie respiratorie. Alle ore 14,30 circa del 2 gennaio scorso una potente nube tossica avente lle inconfondibili caratteristiche della combustione gassosa è precipitata in piazza Liberazione, provocando sintomi da intossicazione ad alcuni residenti. Alle ore 23 circa della tersa e gelida serata di Santo Stefano, una gigantesca nube biancastra insisteva sulle frazioni di Redù, Rubbiara, Gaggio protesa verso Castelfranco Emilia. Altra degenerazione degna di nota quella verificatasi il 27 Dicembre 2008, quando alle10,10 circa poi alle 11,10 un tremendo puzzo di sostanze plastiche bruciate ha permeato l’aria e successivamente, tra le 12 e le 12,10, da Nonantola si notava ad occhio nudo un pennacchio nero fuoriuscire a singhizzi dall’inceneritore di Modena *. Micidiale il cocktail che abbiamo inalato, a predominante base di plastiche e gomma bruciata. Atmosfera densa, fastidiosa: aria irrespirabile.
Come dimenticare poi, infine il Natale 2008. Nella prima mattinata della sua Vigilia, Nonantola e la sua periferia sono state raggiunte da intensi flussi di esalazioni grigiastre acri, che dalle 18,30 circa in poi hanno assunto il “ gusto” di bruciato; plastiche incenerite o qualcosa di simile. Identici gli areosol subiti alle ore 9,30 circa del 25 Dicembre. Uscendo da Nonantola in direzione Modena e fino a Torrazzi, intense folate tossiche riconducibili prevalentemente a sostanze plastiche bruciate ( diossina ) hanno provocato gravi fastidi alle vie respiratorie.
Riteniamo che la situazione attuale sia molto preoccupante e che rappresenti ormai una vera e propria minaccia per la salute e l’incolumità della popolazione, soprattutto per i bambini. A tale proposito invitiamo ancora una volta le autorità Provinciali competenti e le Amministrazioni locali ad assumere immediati ed adeguati provvedimenti cautelativi e risolutivi. Devastante la recente decisione di ARPA di non monitorare più sul territorio Nonantolano le diossine presenti in atmosfera.

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