venerdì 20 febbraio 2009

Per il Bene Comune incontra i Cittadini

Per il Bene Comune
incontra i Cittadini
Mercoledì 25 febbraio 2009 (ore 21)
c/o “Quattrocento”
via Batarra, 17 - Rimini

parliamo insieme di

Liste Civiche:
organizziamoci sul territorio
Costruiamo un programma
partecipato

saranno presenti
Monia Benini e Fernando Rossi

http://movement.meetup.com/60/it/calendar/9762218/

venerdì 13 febbraio 2009

Strade al piombo e polveri da incenerimento

L'amministrazione provinciale di Modena si è comprata un pezzo di foresta

MODENA - L'amministrazione provinciale di Modena si è comprata un pezzo di foresta tropicale in Costarica. Un "trucco", secondo la procura della Corte dei Conti, per compensare con i "crediti ecologici" del protocollo di Kyoto "il mantenimento di un livello più elevato di inquinamento in ambito locale".

Le procedure previste dal protocollo sono ancora tutte da decifrare, potrebbero indurre Stati o imprese inquinanti a "nascondere" oltre il dovuto le proprie emissioni sotto il tappeto di progetti e finanziamenti ai paesi più "puliti" del Terzo Mondo, come temono i critici dell'accordo di Kyoto. La Provincia di Modena ogni tanto manda Oltreoceano le proprie guardie ecologiche, che hanno preso pure dei premi, per controllare e custodire la lussureggiante foresta di Dona Karen. A Modena è arrivato in vista ufficiale persino il viceministro costaricano Jorge Rodriguez, ma la Procura contabile di Bologna non ci vede chiaro. Accusa la Provincia di aver speso male i soldi pubblici e chiede di risarcire il danno fatto ai cittadini: l'aria pura del Costarica non arriva ai modenesi. Richiede 26 mila euro: 20 mila serviti per pagare cento ettari di alberi, 6 mila per le spese sostenute nel viaggio inaugurale, con seguito di giornalisti.

È un risvolto contabile di una vicenda che coinvolge i paesi di tutto il mondo, ma anche imprese, associazioni, singoli, nella lotta all'effetto serra. La Provincia di Modena nel 2003 si è inserita in questa battaglia per la salvezza del pianeta, ma da prima della classe che voleva fare una bella figura mondiale, si vede ora rimproverare di non badare alla difesa ambientale locale. Per il pm contabile Paolo Novelli, la procedura seguita è, per cominciare, del tutto sbagliata e amministratori e funzionari hanno collezionato una serie di pasticci. La Provincia non poteva dare come contributo il denaro all'Associacion Ecologica de Paquera Lepanto y Cobano, che in Italia non è riconosciuta. Quel denaro era stato messo in un capitolo di spesa definito "Acquisto di foresta tropicale", poi però è finito in mezzo a "contributi qualificazione aree protette Provincia di Modena". Questo andirivieni nasconderebbe per la Procura il fatto che il contributo non è stato messo a bando, perché rischiava così di non arrivare alle Guardie ecologiche, garanti del "progetto Costarica".


Gli avvocati dei funzionari della Provincia sostengono che "la tutela delle foreste, anche a livello internazionale, assicura la salvaguardia del clima terrestre, con conseguente beneficio di tutti gli abitanti della Terra compresi quelli della Provincia di Modena". Il procuratore replica invece che "la comunità modenese avrebbe pagato quel beneficio mantenendo un livello più elevato di emissioni inquinanti, una minore conservazione del patrimonio ambientale locale". Un danno "specifico" contro "un generico beneficio mondiale", ottenuto con una procedura "nemmeno conforme al protocollo di Kyoto".

lunedì 2 febbraio 2009

Quando la politica lascia comandare Hera.

pubblichiamo da RAVENNA VIVA
http://www.fotoaeree.com/

Ravenna Viva - Pubblicato il Febbraio, 1 alle 11:23 am da gbenx

Quando la politica lascia comandare Hera.

Ravenna P.zza A.Costa

Il 26 gennaio sono iniziati i lavori per la realizzazione della prima isola interrata in piazza Andrea Costa. Altre quattro sono previste sempre nel centro cittadino.La politica di questa giunta in merito alla gestione della raccolta rifiuti a Ravenna è fallimentare. Ecco perchè:
1) Spacciate come risolutive per il decoro urbano, le Isole Ecologiche porteranno esclusivamente ulteriore cementificazione del centr urbano e disagi per i cittadini senza incrementare la raccolta differenziata e il recupero di materia. Quando saranno abbandonate perché inutili, come successo da tutte le parti dove sono state precedentemente installate, rimarranno a perenne ricordo degli ingenti capitali (500.000 euro di danaro pubblico ciascuna) buttati in questa inutile impresa. A Forlimpopoli la raccolta differenziata, con altri metodi come il porta-a-porta, ha raggiunto l’85%. E un eccezionale risultato nella politica di RIDUZIONE DEI RIFIUTI ! Perchè c’era la volontà e la sensibilità per farlo!

2) La raccolta differenziata viene dichiarata a più del 50%, mentre per stessa ammissione dei tecnici HERA, la separazione dei rifiuti urbani non supera la soglia del 35%, che è il valore classico di letteratura dato per la raccolta a cassonetti. Il 50% viene raggiunto per l’immenso apporto di macerie, sfalci di potatura e rifiuto assimilato che nulla hanno a che vedere con il rifiuto urbano.

3) L’assessorato all’ambiente ha scelto di non coinvolgere i cittadini sulle tematiche ambientali preferendo sostenere la fallimentare linea del gestore Hera,

4) Basterebbe uscire dalla Romagna, o fare una semplice ricerca su internet, per accorgersi quanto sia antiquato il sistema Hera che l’Assessorato appoggia.

I rifiuti devono essere “gestiti” non smaltiti con aumento a dismisura dei costi.

5) Per effetto della mancanza di un governo della raccolta, e relativo aumento dei rifiuti da smaltire, la discarica di via Romea sarà esaurita entro il 2020. Questo porterà inevitabilmente all’apertura di una nuova discarica i cui costi si sommeranno a quelli di gestione post mortem delle attuali.



In definitiva la politica attuale porta all’accumulo di un grosso debito che dovrà essere pagato tra 10-15 anni e che ci porterà in una condizione di grande svantaggio rispetto a quei comuni che con più lungimiranza hanno capito che non si può ignorare che il problema rifiuti è sempre più centrale nella nostra società. Sarà forse un caso che il candidato sindaco di Forlì che ha inserito nella sua campagna elettorale la promessa di una raccolta differenziata di alto livello (porta-a-porta in tutta la città; come Forlimpopoli per intenderci) ha vinto le primarie?

Isole ECOLOGICHE? ; guardate cosa succede in centro a Bologna; non ne hanno più costruite! (foto di Legambiente) :




Con i soldi che si spendono in 5 isole ecologiche interrate si sarebbe potuto organizzare il porta a porta in tutta la città con il benificio della riduzione delle tariffe, della riduzione dei rifiuti, di un’alta percentuale di raccolta differenziata (oltre l’80%), il recupero di spazio urbano (scomparsa dei cassonetti) e di decoro.
MA HERA NON VUOLE!!!

…e allora: chi comanda?

W la Democrazia, W la Libertà, W la Partecipazione, W il Libero Municipio!

Comitato per la salvaguardia della salute pubblica a Nonantola

Comitato per la salvaguardia della salute pubblica a Nonantola


Comunicato stampa N. 23 del 12 Gennaio 2009

Diossine, flussi diurni di polveri grigiastre vaganti nell’aria che provocano bruciori ai polmoni, striscie bianche notturne che sovrastano l’abitato e ancora flussi di sostanze dense anche chimiche, che raggiungono l’abitato nelle prime ore del mattino, sforamenti dei limiti di legge delle PM10 diramati da ARPA. Abbiamo chiuso male il 2008 ed iniziato ancor peggio questo che si preannuncia un disastroso 2009 : la vita a Nonantola sta diventando sempre più insostenibile.

Si dirama il seguente comunicato stampa, con preghiera di massima diffusione.
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Martedì 12 Gennaio è trascorso a Nonantola all’insegna di ormai consolidate e annose abitudini. Chi alle 14,30 circa transitava in Via di Mezzo, prima di giungere alla frazione “Casette” era investito da una esalazione tossica che saturava l’abitacolo provocando intontimento e fastidi alle vie respiratorie. Alle 17 circa una densa coltre grigiastra sovrastava Nonantola e la sua periferia. Transitando nei pressi di piazza Guido Rossa, in via 2 Gigno e sulla via Mavora per poi addentrandosi nel quartiere ovest di Nonantola, si accusavano bruciori ai polmoni e la respirazione si faceva affannosa, quasi come se si fosse ingerito qualcosa di incandescente. Lunedì 11 Gennaio, transitando da Gazzate alle ore 21 circa, ci si immergeva in una densa nube tossica, acre, che finiva per permeare l’abitacolo dell’auto creando fastidi. Ma il “buon anno” ufficiale lo abbiamo ricevuto mercoledì 7 gennaio, in occasione della intensa nevicata che ha interessato l’intera Provincia. Anziché ripulire un po’ l’aria abbattendo gli inquinanti, maltempo e neve hanno invece portato all’ennesimo sforamento dei limiti di legge delle micidiali polveri sottili presenti nell’aria. I dati pubblicati da ARPA parlano chiaro. In sette giorni piovosi/nevosi 4 sforamenti dei limiti di legge delle PM10. Nella media delle 24 ore a Nonantola come in via Giardini a Modena ( i valori si equivalgono, come da raffronti di dati ufficiali ARPA ) lo sforamento è stato quantificato in 81 µg/m3, quando il limite previsto a norma di legge è fissato a 50 µg/m3. Siamo alla follia se si pensa che i dati si riferiscono alla media delle 24 ore: e durante i picchi? Quante sostanze tossiche sono finite nei polmoni dei nonantolani e dei modenesi il 7 gennaio 2009? Sciolta la neve, sul tettuccio delle auto è rimasta una densa coltre nera, a tratti puntiforme e un po’ oleosa.
Del resto giovedì 8, venerdì 9, lunedì 10 gennaio, tra le 6 e le 6,45, Nonantola si è risvegliata sotto una densa coltre grigiastra, acre, che ha provocato problemi alle vie respiratorie. Alle ore 14,30 circa del 2 gennaio scorso una potente nube tossica avente lle inconfondibili caratteristiche della combustione gassosa è precipitata in piazza Liberazione, provocando sintomi da intossicazione ad alcuni residenti. Alle ore 23 circa della tersa e gelida serata di Santo Stefano, una gigantesca nube biancastra insisteva sulle frazioni di Redù, Rubbiara, Gaggio protesa verso Castelfranco Emilia. Altra degenerazione degna di nota quella verificatasi il 27 Dicembre 2008, quando alle10,10 circa poi alle 11,10 un tremendo puzzo di sostanze plastiche bruciate ha permeato l’aria e successivamente, tra le 12 e le 12,10, da Nonantola si notava ad occhio nudo un pennacchio nero fuoriuscire a singhizzi dall’inceneritore di Modena *. Micidiale il cocktail che abbiamo inalato, a predominante base di plastiche e gomma bruciata. Atmosfera densa, fastidiosa: aria irrespirabile.
Come dimenticare poi, infine il Natale 2008. Nella prima mattinata della sua Vigilia, Nonantola e la sua periferia sono state raggiunte da intensi flussi di esalazioni grigiastre acri, che dalle 18,30 circa in poi hanno assunto il “ gusto” di bruciato; plastiche incenerite o qualcosa di simile. Identici gli areosol subiti alle ore 9,30 circa del 25 Dicembre. Uscendo da Nonantola in direzione Modena e fino a Torrazzi, intense folate tossiche riconducibili prevalentemente a sostanze plastiche bruciate ( diossina ) hanno provocato gravi fastidi alle vie respiratorie.
Riteniamo che la situazione attuale sia molto preoccupante e che rappresenti ormai una vera e propria minaccia per la salute e l’incolumità della popolazione, soprattutto per i bambini. A tale proposito invitiamo ancora una volta le autorità Provinciali competenti e le Amministrazioni locali ad assumere immediati ed adeguati provvedimenti cautelativi e risolutivi. Devastante la recente decisione di ARPA di non monitorare più sul territorio Nonantolano le diossine presenti in atmosfera.